Ho visto il mare quietarsi all’improvviso
A Cala Matano, a Tremiti
A soli tre giorni da un sorriso
E come il sangue che ha fermato tutto a un tratto la sua corsa
Avvinghiarsi al tuo scoglio
Stretto come una morsa
Le tue dita fatte per stupire, la bocca per cantare
Storie di sogni che ad ascoltarle si vede il mare
Molle di evocazione per giovani ed anziani
Che si ritrovano uniti nel battere le mani.
Eppure all’inizio non si poteva certo immaginare
Che tu, buffo omino peloso col berretto in testa
Avessi così tante storie magiche da raccontare
Una sorpresa ogni volta, ogni volta una festa.
Il fumo sull’acqua si vede ancora dalla riva
Ma sul lago di Ginevra
Si sente sempre la tua voce viva
Una notizia così forte nell’aria si espande
Ed i tuoi eroi
Ti attenderanno sempre in Piazza Grande
Qualcuno forse dirà che sei vissuto invano
Ma intanto Anna e Marco si tengono ancora per mano
Dormi tu lupo, ballerino, vagabondo
Che d’ora in poi il mare È un poco più profondo.