Vive da solo su un letto di stracci
Un eremita nel centro città
Lungo le sponde del fiume che fa
Da testimone per baci ed abbracci
Di folti peli è vestito il suo mento
Ed ogni ruga è una pietra del ponte
Unico amico il pilone di fronte
Con cui scambiare parole di vento
Semmai me ne andassi per caso una sera
Io voglio che sia solamente
Per un’avventura
E non per paura
Volando piano con passo di danza
Lei si avvicina chinandosi un poco
E come fosse tra loro un bel gioco
Parlando piano e con buona creanza
Dice mi prendo un po’ della tua sete
Ma voglio in cambio i tuoi saggi commenti
E poi strappandogli un sorriso dai denti
Mette nel piatto tre o quattro monete
Semmai te ne andassi per caso una sera
Io voglio che sia solamente
Per un’avventura
E non per paura
Con l’accento di chi già da tempo ha scordato
Della propria voce il suono e l’odore
Lui parla del giorno che nasce e che muore
E anche di come è gustoso un gelato
Poi stringe gli occhi accecati dal sole
E cancellando dal viso il sorriso
Lui si allontana con gesto deciso
Come scacciato da sì tante parole
Semmai se ne andasse per caso una sera
Vorrebbe che fosse soltanto
Per un’avventura
E non per paura
Se adesso sopra a quel ponte ti affacci
Lo sguardo volto ad un raggio di sole
Piano risuonano ancora parole
Ma solo l’ombra di un letto di stracci
Se a domandare di lui poi rimani
Diran di averne sentito la voce
Lungo le sponde del fiume alla foce
Dove volteggiano in volo i gabbiani
Semmai me ne andassi per caso una sera
Io voglio che sia solamente
Per un’avventura
E non per paura
Semmai me ne andassi per caso una sera
Io voglio che sia solamente
Per un’avventura
E non per paura