Non era un vicolo e neanche un androne
Non un garage nè un capannone
Ma quella strada maestra e sicura
Del grande quartiere in un dì di calura
L’hanno trovato, tutto riverso
Quel corpo immobile quel viso perso
Soltanto un rivolo rosso colava
E dalla bocca un filo di bava
Passi frenetici di gente distratta
Che a tutto è usa che a tutto si adatta
Schivano e lanciano solo due sguardi
Convinti che è d’obbligo il non fare tardi
Come se avere tra i piedi quel corpo
Fosse davvero soltanto un intralcio
E poi non conviene saper troppe cose
Se non si vogliono vite rischiose
Un corpo è solo un corpo
Non ha più un colore né età
Un corpo riverso non ha una nazionalità
Quando è arrivata la Polizia
Non c’era un’anima più in quella via
Attorno soltanto dei palazzoni
Tutti coperti di cento balconi
Occhi nascosti da dietro agli scuri
Però tutti attenti a non venirne fuori
Tranne un passante scovato lì sotto
Dall’occhio esperto di un poliziotto
Io forse l’ho visto correva lontano
Magari era un negro o magari italiano
Ma voi non chiedetemi indicazioni
Chiedetele agli altri, sono cento i balconi
Sicuramente era soltanto un gitano
Inutili genti dal ritmo balzano
E poi lo hanno detto al TG proprio ieri
Che dentro alle carceri son tutti stranieri
Io mio signore sa tengo famiglia
C’ho pure tre bimbi, due maschi e una figlia
E voglio sposarla a un uomo d’onore
Ad un onorevole o ad un senatore
Per questo motivo sapere non voglio
Non vedo, non parlo, non riempio alcun foglio
Mi faccio i miei fatti, lo insegno ai miei figli:
Per il proprio bene si può esser conigli.
Un corpo è solo un corpo
Non ha più un colore né età
Un corpo riverso non ha una nazionalità
E questo sappiamo dai fatti accaduti
Che la vita è piena di delitti insoluti
E il nostro pensiero che tutto misura
È condizionato da una insana paura
Di perdere quello che abbiam di più caro
Ma è un vivere triste, è un vivere amaro
Strappar di nascosto fogli sul calendario
A patto che i treni siano sempre in orario
Un corpo è solo un corpo
Non ha più un colore né età
Un corpo diverso rivela la meschinità