Arrivato da un paese lontano
Con le tasche piene d’ali e con una chitarra in mano
Lui canta piano
Con un ritmo sudamericano
Poi seguendo quella musica vera
Prende forza poco a poco e la voce si fa più sincera
Va fino a sera
Come guida senza alcuna frontiera
Ha un suono, suono sudamericano
Ma il canto è un canto metropolitano
Frena il passo e poi in silenzio rimani
A giocare con le note che nascono dalle sue mani, liberi sciami,
Che mutan forma come un bell’origami
Fosse anche la sua ultima croce
Per le piazze e per le strade risuonerà quella sua voce
Andrà veloce
Come un fiume che raggiunge la foce
Ha un suono, suono sudamericano
Ma il canto è un canto metropolitano
Canto, canto metropolitano
Canto, canto metropolitano