Narravan le fiabe con scopo morale
Che al tempo bisogna guardar
Che infine il trionfo del bene sul male
La vita insegnava a affrontar
Non ci son più racconti davanti al fuoco
Scomparsi e persi poco a poco
Si narra sian stati spiazzati da un futile gioco
Voci di schermi, schiamazzi di gente
Che parla e ci vomita su
Ma quelle parole non dicon mai niente
E lasciano il tempo che fu
Stessero zitti almeno per un po’
Volasse persino un bel no
E poi si facesse di quelle parole un falò
Tra labbra gonfiate, tra seni violati
Misfatti di falsa realtà
Che son giudicati ma giustificati
Nel nome di un Dio vanità
Pare una corsa a chi ci sta
Perde chi ha lucidità
Porterà il peso del tempo senza alcuna pietà
Ma c’era anche un giorno non troppo lontano
Che il vento sembrava seguir
Un giorno in cui tutti si davan la mano
Ed il giogo pareva finir
Un’illusione fu, una menzogna
Il vento di un pazzo che sogna
Rimase soltanto il ludibrio, il livore e la gogna
Non vedo levarsi le folaghe in cielo
Non vedo qui in terra i baobab
Che narran la storia di quel che è accaduto
In secoli di umanità
Mentre i ciliegi il bianco fior
Spargon di rosso color
Qui solo il sangue si sparge e diffonde il suo odor
La morte prevale, l’incenso ci assale
Il dialogo è fatti più in là
E ai propri nemici un bel funerale
Ma fatto con semplicità
Misero è il compito del narratore
Che aspetta in silenzio per ore
Che per una volta il suo tema non sia di terrore
La gente si teme, non sa stare insieme
Diffida e poi cambia color
Chè pur di apparire si può anche accettare
Di avere del bruco il vigor
Come dei naufraghi senza scampo
Che solo all’interno del branco
Rivelano la crudeltà, ne rivelan lo stampo
Verrà pure un giorno non troppo lontano
In cui il vento riprenda a soffiar
Che anche ad un povero si tenda la mano
Affinché possa partecipar
A una rinascita, a una partenza
A un alito di conoscenza
Un modo per fare contare anche la sua presenza
Qualcuno però ha già aperto i cancelli
A una subdola stupidità
E ha già contagiato gli imberbi e gli imbelli
Gravandoli di anni e slealtà
Basta col credo che sia un Messia
A guidare da solo la via
Chè l’unico credo è finirla con questa follia
Basta col credo che sia un Messia
A guidare da solo la via
Chè l’unico credo è finirla con questa follia